MAD MAX FURY ROAD di George Miller
Avendo intenzione di dire
la mia su questo film mi sono negato la possibilità di leggere
recensioni altrui prima di farlo. Ma la rete è talmente satura di
grida al miracolo, di gente che all'uscita dal cinema era ad un
soffio dall'estasi mistica, che qualcosa mi è arrivato per forza.
Solo qualche titolo, tutti però rigorosamente roboanti, tutti che
dipingevano questo remake di Mad Max come una perla da incastonare di
diritto nella collana della storia cinematografica. Capolavoro è
l'aggettivo che mi è saltato agli occhi più di sovente, ma ricordo
una frase in particolare di Roberto Recchioni: “La forma diventa il
contenuto. E il contenuto si fa sublime.” Un sunto perfetto di
quello che è questo film.
Io non amo l'esagerazione
troppo spinta, mi irrita. Le prime immagini proiettate sul grande
schermo hanno ballato pericolosamente lungo il mio limite personale
di sopportazione, perché nel mondo di Max l'aggettivo grottesco non
trova appigli ai quali tenersi e scivola miseramente via, del tutto
inutile.
Tutto, ma proprio TUTTO, dalla scenografia, ai costumi, dai mezzi di trasporto, alle gesta, dai trucchi, alla colonna sonora, tutto quanto ha subito un'iniezione di steroidi potentissimi per poter raggiungere livelli adrenalinici da cardioparma. Il ritmo è un treno lanciato a pieni giri che si ferma poche volte e per pochissimo tempo. Come un evaso che ha alle calcagna una muta di cani rabbiosi non può fermarsi se non il tempo necessario a riprendere fiato, dopo di che nuovamente gambe in spalla e corri come se le grinfie del diavolo in persona ti pizzicassero il culo.
Tutto, ma proprio TUTTO, dalla scenografia, ai costumi, dai mezzi di trasporto, alle gesta, dai trucchi, alla colonna sonora, tutto quanto ha subito un'iniezione di steroidi potentissimi per poter raggiungere livelli adrenalinici da cardioparma. Il ritmo è un treno lanciato a pieni giri che si ferma poche volte e per pochissimo tempo. Come un evaso che ha alle calcagna una muta di cani rabbiosi non può fermarsi se non il tempo necessario a riprendere fiato, dopo di che nuovamente gambe in spalla e corri come se le grinfie del diavolo in persona ti pizzicassero il culo.
M.M. Fury Road è il
titolo più onesto della storia, perché questa pellicola altro non è
che un enorme e, oltre limite mai visto prima, folle inseguimento
dall'inizio alla fine. Punto. Non c'è altro. Un abbozzo alla
psicologia e alla storia dei personaggi che stenta a raggiungere il
minimo sindacale, forse anche meno ci viene detto su quello che sta
accadendo a questo mondo nel quale non c'è traccia alcuna di quello
che un tempo era. Ma c'è tanta di quella pazzia delirante in cui si
mescolano elementi tribali e fanatismo religioso new-age da riempirci
venti blindocisterne. Ebbene si, se dovessi scommetterci direi che la
sceneggiatura di questa pellicola avrà riempito si e no due pagine,
e questo solitamente è un male imperdonabile, ma diciamoci la
verità, stiamo parlando di un film che è una dannatissima fiera
dell'esagerazione, un'overdose di popart post apocalittica tutta
fuoco e cromature, una pachidermica gabbia di pazzi scatenati tenuta
su da titani anabolizzati che rispondono al nome di regia,
fotografia, sonoro e montaggio.
Ragazzi credetemi,
visivamente questo film nutre gli occhi. Colori iper saturi tra i
quali il giallo del deserto e il rosso delle fiamme la fanno da
padrone, contrapposti al nero e alle cromature dei mezzi, tutti
partoriti da qualche matita in overdose da LSD. Questo si che mi ha
fatto impazzire, in particolare la blindo cisterna guidata
dall'imperatrice Furiosa, un cattivissimo gigante da 2.000 cavalli:
la voglio! E poi ancora monster truck creati dalla fusione di due
Cadillac, vecchie auto d'epoca al nos, i porco spini, moto assurde
guidate da vecchiette cazzutissime (minchia che ganze le vecchiette
amazzoni!). Un fast and furious derecrebrato e folle.
Tra le strettissime
inquadrature degli inseguimenti poi all'improvviso si aprono delle
panoramiche che ti tirano indietro con la forza di un paracadute
(magnifiche la tempesta di sabbia e la notte stellata), ma sono brevi
miraggi che ti lasciano appena il tempo di metterli a fuoco e di
iniziare a goderne, prima che la furia dell'azione ti risucchi sul
cofano di qualche mezzo che sta per andare a fuoco. La caccia
motorizzata, perché di questo si tratta, una battuta di caccia, è
scatenata e senza esclusioni di colpi, si perde il conto dei corpi
saltati in aria o finiti sotto le ruote. Non c'è tregua in queste
due ore, merito anche della colonna sonora potentissima (vabbè il
tizio con la chitarra è da standing ovation), un incessante
martellare di tamburi che satura il campo di battaglia. La parola
d'ordine è ESAGERAZIONE SENZA COMPROMESSI, ed è proprio questa
coerenza nel restare costantemente al di sopra delle righe che salva
la pellicola, che altrimenti sarebbe stata un esperimento mal
riuscito. Se penso che il regista è lo stesso di Babe ed Happy Feat
sto male, davver o_O Ma deve esserci qualcosa di speciale nel cognome
Miller, perché gli unici due che conosco, George appunto, e Frank,
hannoo fatto grandi cose.
Ma veniamo ai personaggi.
Peccato per i personaggi, sono quelli che pagano il tributo più alto
all'azione. Tom Hardy e Charlize Theron sono due giganti di bravura,
ma con uno spazio dedicato al background dei personaggi pressoché
inesistente avresti potuto metterci anche Cip e Ciop e ottenere lo
stesso risultato. Anche qui la componente visiva la fa da padrona, in
particolare con Max e le sue “visioni”, e purtroppo tenendo conto
di come Miller concepisca i film di azione non c'è sa stupirsi se
una parte introspettiva degna di tale nome latiti per tutto il film.
Il cattivo poi, tutto fumo e niente arrosto. E' talmente preso dalle
sue ansie da genitore che si scorda di mostrarci il suo lato sadico e
impietoso. Da una faccia come la sua mi sarei aspettato grandi cose,
invece gli si può riconoscere tutt'al più una certa bravura al
volante, non che un livello di “prestazioni” non indifferente. A
buon intenditorpoche parole...
E' questa l'unica cosa
che sento di poter veramente rimproverare a questo film, perché il
personaggio principale non è né Max il Pazzo (o Sacca a secondo
dell'interlocutore), né l'Imperatrice Furiosa. Il personaggio
indiscusso di questa pellicola è la strada, quella strada furiosa
del titolo, pazza da legare, famelica e assetata di sangue e benzina.
Ma che almeno, nel suo percorso chiuso, da ai due la possibilità di
redimere le proprie colpe.
Grandiosa opera barocca,
il top assoluto se si cerca adrenalina pura e senza compromessi.
VOTO 8-
“Sbrigati! Sono venuto
qui per massacrare!”
Ciao, sono Eugene e come promesso sono venuto qui a curiosare e leggermi la tua recensione. Che dire: la pensiamo alla stessa maniera (tranne che per il chitarrista... uahahuahau). Indubbiamente questo film è visivamente imponente, però per quel che mi riguarda l'azione pura a tremila mi ha saturato velocemente, tanto che a un certo punto speravo che finisse presto.
RispondiEliminaSono curioso di vedere i prossimi capitoli, non so proprio cosa abbia in serbo per noi il buon Miller.
Grazie mille! Anche perché (e spero possa farti piacere) sei il primo forestiero a commentare questo neonato Blog :D
EliminaIo fortunatamente non ci sono arrivato ad un livello tale da farmi desiderare la fine del film, ma ho costantemente avuto la sensazione che mancasse qualcosa. Dopo "Warrior" Hardy è diventato uno dei miei attori preferiti della nuova guardia, ed ero entusiasta della sua scelta come interprete del nuovo Mad Max. Ma alla fine si è rivelato un ruolo più simile ad un Terminator <__<
Ma come fai a dare 8 dopo aver detto (e lo condivido) che sto film sono 20 minuti di inseguimenti ripetuti 5 volte di fila senza trama.... bah
RispondiEliminaUhm, forse sono stato un po' di manica larga. Il punto è che il film, come ho scritto, ha un comparto tecnico e scenografico mastodontici, un lavoro veramente coi controcacchi che, piaccia o no, gli va riconosciuto. Certo a distanza di tempo sento più forte la mancanza di una sceneggiatura e di uno sviluppo dei personaggi di eguale fattura, quindi si adesso è probabile che gli darei un sette, massimo sette e mezzo ;)
EliminaCome dici tu: "M.M. Fury Road.... altro non è che un enorme e, oltre limite mai visto prima, folle inseguimento dall'inizio alla fine.", e su questo sono d'accordo. Onestamente a me è bastato, sapevo quello che volevo e l'ho ottenuto. è uno di quei film dove la trama la scrivi in due fogli e lasci che sia il comparto visivo/immaginazione a fare il resto. Non tutti i film devono avere perforza una sceneggiatura di "Quarto potere", alle volte basta il concetto o l'immagine che lasci. Non so se tu hai mai visto i precedenti film di Mad Max, ma tutti i film di Max sono all'incirca cosi (il primo si discosta un po, visto che funge più che altro da prequel), c'è sempre Mad Max che dal nulla spunta, risolve il problema e poi scappa verso nuove avventure. Io lo promuovo, anche perché tanti anime/film/show devono qualcosina alla saga. In primis Ken Il Guerriero.
RispondiEliminaP.S Anchio voglio una blindocisterna ;).
Benvenuto anche a te Long John ;) già solo per il desiderio di possedere una blindocisterna mi stai simpatico!
EliminaGli originali li ho visti più di una volta da bambino, ma devo rispolverarli (na parola con tutta quella sabbia!) perché non ricordo più una cippa. A fregarmi sono state in parte le aspettative, su questo non ci piove. Mi aspettavo qualcosa di più "completo", ma probabilmente se avessi avuto un ricordo più fresco degli originali sarei andato al cinema più consapevole di quello che mi aspettava ;)
Grazie ;) . Probabilmente ti sei lasciato traviare dalla aspettative, capita a volte. è un film sempliciotto, che fa egregiamente il suo lavoro, ma se non ti piace il genere ci vedi solo 125 minuti di inseguimenti.
Elimina